“Il merito di questo prof è quello di non farvi sentire MAI cretini. Spesso alcuni prof mi hanno fatta sentire come se fossi inadatta, incapace di imparare questa materia. Se avessi avuto un prof come lui, sarebbe stato diverso.” Esordisce cosi la nostra DSGA Ivana La Gioia
È stata una giornata motivante ed emozionante per gli studenti e le studentesse delle quarte classi dellʼIstituto Cabrini. Sì, perché oggi, allʼincontro con Vincenzo Schettini, docente di Fisica e autore del libro “La fisica che ci piace”, non abbiamo soltanto potuto conoscere un “fenomeno di TikTok”, un professore qualunque, bensì un uomo capace di incantarci con i suoi racconti, di stupirci con la sua empatia e umiltà. Una persona reale e genuina, in grado di far persino commuovere grazie ai suoi messaggi.
Oggi studenti e docenti presenti nella Sala e collegati da casa hanno ascoltato dei consigli che solo chi ama ESSERE un insegnante può offrire. Lʼincontro, moderato dalla Dirigente scolastica, la Dott.ssa Annarita Vozza (che abbiamo scoperto essere la sua fan numero uno!), si è svolto attraverso i racconti del prof Schettini sul suo passato come studente, su quanto lui si senta vicino ai temi e alle problematiche che oggi si affrontano nelle scuole, e su come nessuno debba permettersi di dire cosa possiamo o non possiamo diventare nella nostra vita:
“Non vi sentite mai etichettati dal fatto che venendo da un Istituto professionale, non possiate scegliere di studiare Fisica allʼUniversità. Non vi fate etichettare! Potete prendere qualsiasi corso di Laurea. Non vi fate spaventare dalle cadute, continuate a tentare!”
Attraverso le sue video-lezioni sui social, il prof Schettini si è rivelato più di un professore, ma un mentore per i nostri studenti (e non solo). Schettini ci ha concesso di riflettere sul ruolo dellʼinsegnante non solo come divulgatore di nozioni, ma come essere umano vicino agli studenti e alle studentesse, stando dalla loro parte, ascoltando ciò che hanno da dire: “Tratto gli studenti come i miei amici a cena. Lascio parlare i miei studenti, non parlo solo io. È bellissima la libertà di intervenire! Questo li rende più sereni e più aperti, insegna loro a comunicare con gli altri.”
Rispondendo ad alcune domande fatte dagli studenti e studentesse in Sala, ha affrontato anche temi importanti come la sessualità e la libertà di essere chi si desidera: “Quando ero ragazzo andavo dallo psicologo perché mi sentivo diverso.
Sogno una scuola che affronti questo tema in materia serena. Noi trent’anni fa eravamo seduti dove siete voi, con gli stessi problemi che avete voi oggi, vi capiamo.”
Forse le sue parole potranno sembrare “scontate”, ma per noi non lo sono state affatto. È giusto che un insegnante sia un mentore, perché a volte, lʼunica cosa che serve ai ragazzi e alle ragazze è che qualcuno creda in loro.
La ringraziamo ancora una volta per averci concesso questo meraviglioso incontro, professore. Noi del Cabrini, così come lei, crediamo nel valore della Scuola come luogo di educazione e nel potere della Cultura: “La cultura è sexy!” come ci ha detto.
E come ha voluto definirla la nostra Dirigente: prof, lei è “LUMINOSO”!
Articolo a cura di Maria Flora Pozzessere EX 5B Audiovisivo